Chiude #storieaportechiuse e riapre il museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci

Dopo esattamente quattro mesi dalla pubblicazione della prima storia, avvenuta il 25 febbraio all’inizio dell’emergenza sanitaria che ha portato alla chiusura del Museo, #storieaportechiuse, termina il suo viaggio giovedì 25 giugno con la pubblicazione della sua ultima storia, in vista della riapertura al pubblico del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di giovedì 2 luglio a partire dalle ore 15.

“#storieaportechiuse è stato un racconto digitale che ha valorizzato l’eterogeneità e la multidisciplinarietà dei contenuti del Museo, la ricchezza delle sue storie, delle sue collezioni e della sua proposta culturale e ha dato voce alle tante professionalità interne. L’intero progetto è stato curato dallo staff Digital della Fondazione (un lavoro intenso e straordinario) ma ha visto la partecipazione di tutto lo staff del Museo, che ringrazio e con cui mi complimento, nel contribuire ai racconti e dare voce all’Istituzione. Un format digitale di successo che ci ha permesso di rimanere in contatto con il pubblico, raccontando quotidianamente le storie più belle e sconosciute del Museo sui canali Facebook, Instagram e YouTube anche durante la chiusura: sono stati 4 mesi in cui siamo stati lontani da voi e tra noi, ma le storie ci hanno tenuti vicini. Adesso però è tempo di tornare finalmente al Museo”, ha dichiarato il Direttore Generale, Fiorenzo Galli, nel video messaggio pubblicato sui canali social del Museo.

Centocinquanta storie originali pubblicate con cadenza quotidiana dal 25 febbraio al 25 giugno, hanno virtualmente accompagnato in questi mesi il pubblico all’interno del Museo attraverso pillole-video, immagini e documenti inediti su temi di scienza, tecnologia, attualità, dietro le quinte ed education, facendo registrare oltre 4 milioni di visualizzazioni. In linea con la missione del Museo, #storieaportechiuse è stato lanciato in un periodo di forte emergenza per il Paese con l’obiettivo di svolgere un ruolo attivo, contribuendo a divulgare la cultura, a fare chiarezza scientifica e ad evidenziare l’importanza di affidarsi a fonti autorevoli. Una necessità sempre più sentita dalle persone, così come confermato dai risultati positivi registrati dal format che, da quando è stato lanciato a fine febbraio, ha visto la pubblicazione di 150 storie originali e 50 storie flash per un totale di 226 post su Facebook, 202 su Instagram e 126 video su YouTube. La risposta del pubblico è stata fin da subito positiva: la reach generale delle storie ha sfiorato i 2.5 milioni, la fanbase totale sui vari canali social del Museo è cresciuta in modo organico di quasi 8.500 nuovi contatti e, infine, sul sito web del museo Museoscienza.org le pagine dedicate a #storieaportechiuse hanno ricevuto 70.000 visualizzazioni per un tempo medio di permanenza di 4:33 minuti, quasi il doppio rispetto al tempo medio di permanenza sulle restanti pagine del sito.

Un’operazione culturale che non è stata solamente una progetto digitale, bensì un vero e proprio strumento per raccontare a 360° il Museo, dando voce alle sue collezioni e ai suoi racconti e arricchendo tutti i suoi canali con approfondimenti e contenuti a valore. #storieaportechiuse si inserisce all’interno di una più ampia missione del Museo volta all’utilizzo dei linguaggi e delle tecnologie digitali per la valorizzazione del proprio patrimonio, sia come parte dell’esperienza della visita, sia al di fuori sfruttando la rete e le tecnologie mobili. Il Museo rappresenta un’eccellenza tecnologica e ne è una voce autorevole, essendo stato il primo museo in Italia a creare, nel 1997, un proprio sito web e un ufficio dedicato allo sviluppo delle strategie e dei linguaggi digitali.

Per questo il progetto di #storieaportechiuse non terminerà del tutto con la pubblicazione dell’ultima storia ma sfocerà nella nascita, nelle prossime settimane, di Storie@Museoscienza. I canali digitali del Museo continueranno infatti a raccontare le storie più belle e quelle più nascoste, sfruttando la molteplicità dei linguaggi e tecnologie digitali e valorizzando ogni aspetto del lavoro e della missione del più grande museo tecnico scientifico italiano.

” L’esperienza di #storieaportechiuse, così come lo sforzo fatto da tanti musei in questo periodo complicato di chiusure, ha messo in evidenza l’importanza del digitale e la sua pervasività in ogni aspetto della vita di un’istituzione culturale. Ma non è una novità di adesso. I canali e linguaggi digitali, insieme con un fondamentale sforzo di digitalizzazione delle proprie risorse e processi, sono aspetti oggi necessari nella vita di un museo moderno, inclusivo e al centro delle proprie comunità di riferimento. Il digitale non è più un’opportunità o un arricchimento ma è parte del tessuto connettivo della nostra società e quindi deve esserlo in ogni azione e sforzo di un museo. In questo periodo complicato di chiusura forzata, nel quale siamo stati lontani dai nostri pubblici e tra noi che nel Museo lavoriamo ogni giorno, le #storieaportechiuse ci hanno tenuto vicini. Uno sforzo che ha continuato a dare voce all’offerta culturale del Museo, a dialogare con i pubblici e a farci sentire parte di un racconto comune”, spiega Paolo Cavallotti, Responsabile Digital del Museo e ideatore del progetto #storieaportechiuse.

Il palinsesto #storieaportechiuse ha visto il susseguirsi di sette rubriche, una per ogni giorno della settimana, dedicate a temi diversi in cui curatori ed esperti si sono alternati per raccontare il dietro le quinte  del Museo e i suoi depositi (rubrica del lunedì DIETRO LE QUINTE & I DEPOSITI), approfondire l’attività educativa e il ruolo dei laboratori (rubrica del martedì EDUCATION & I.LAB), trattare temi di attualità scientifica (rubrica del mercoledì ATTUALITÀ), svelare la storia del sottomarino Enrico Toti attraverso aneddoti inediti (rubrica del giovedì SOTTOMARINO ENRICO TOTI), curiosare tra archivi e biblioteche (rubrica del venerdì ARCHIVI & BIBLIOTECHE), emozionarsi con i  documentari in pillole girati all’interno di esperienze virtuali (rubrica del sabato STORIE DALLA REALTÀ VIRTUALE) e infine lasciarsi affascinare dal genio di Leonardo da Vinci e dalle Nuove Gallerie (rubrica della domenica LEONARDO DA VINCI).

Tra questi, i contenuti che hanno maggiormente appassionato il pubblico di #storieaportechiuse, sono stati quelli riguardanti i temi di attualità sviluppati dalla giornalista scientifica e autrice di Superquark RAI, Barbara Gallavotti, che ogni mercoledì si è interrogata su tematiche legate all’emergenza Covid-19, affrontandone i diversi aspetti, analizzandone le conseguenze e contribuendo a promuovere l’importanza dell’informazione e della cultura scientifica (oltre 72.000 visualizzazioni su Facebook per la storia dedicata alla possibilità di contagio per vie aeree).
Guardando agli oggetti iconici presenti al Museo, a destare maggior curiosità sono stati il racconto del sottomarino Enrico Toti (oltre 36.000 visualizzazioni su Facebook per la seconda puntata del suo viaggio verso Milano), la progettazione dell’imbarcazione Luna Rossa (oltre 70.000), la storia della Locomotiva Gr 685 (oltre 14.000) o del Tram a cavalli (oltre 12.000). Non è mancato tuttavia anche qualche oggetto legato all’attualità, come la cella per la produzione dell’amuchina (oltre 31.000), e qualcuno che invece non è sempre accessibile perché parte del dietro le quinte del Museo come ad esempio il Deposito delle moto (oltre 41.000).

Gli appassionati di realtà virtuale sono passati dalle profondità degli abissi, con la suggestiva ricostruzione del Titanic (oltre 14.000), a quelle dello Spazio salendo a bordo della missione Apollo 11 (oltre 13.000), mentre i più piccoli si sono innamorati del laboratorio di Bolle di sapone (oltre 54.000 visualizzazioni su Facebook), di quello per la produzione domestica della Colla Rinascimentale (oltre 19.000) e di quello dedicato alle Ombre Matematiche (oltre 18.000).

Non è mancato infine il grande protagonista della domenica: Leonardo da Vinci. Tra le storie più viste la suggestiva animazione sul Sogno del Volo (oltre 41.000 visualizzazioni su Facebook), quella sul suo rapporto con Brunelleschi (oltre 15.000) e la diretta con Claudio Giorgione, Curatore collezione Leonardo Arte e Scienza (oltre 14.000). Senza dimenticare il lato più educativo della figura di Leonardo con il racconto del laboratorio interattivo del Museo interamente dedicato a lui, l’ilab Leonardo (oltre 23.000).

#storieaportechiuse è stato realizzato con l’importante contributo di Fondazione IBSA per la ricerca scientifica, partner scientifico del Museo, che ha sostenuto il programma fin dal suo inizio.

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