Pranzo di Natale 2020: come si preparano gli italiani

Ecco le evidenze più significative della recente survey di Toluna:

“Casa dolce casa” per 1 italiano su 5 sarà un Natale in coppia soprattutto in Trentino-Alto Adige (36%), Sardegna (25%), Lombardia e Piemonte (21%).

  • Ai fornelli 9 italiani su 10: il food delivery non conquista il pranzo di Natale;
  • La spesa sarà al supermercato (93%): quantità (50%) e qualità (43%) vincono sulla paura (2%).
  • Consegna a domicilio anche il 25 dicembre: piacevole scoperta del lockdown (50%) e gesto di solidarietà verso i ristoratori in difficoltà (33%)
  • Tra i Big del food delivery medaglia d’oro a Just Eat (40%) seguito a pari merito da Deliveroo e Glovo (20%)

Toluna, principale piattaforma di consumer insights sul mercato e società madre di Harris Interactive e KuRunData, ha condotto online un sondaggio che ha raggiunto 1200 rispondenti per indagare come si preparano gli Italiani a festeggiare il 25 dicembre tra le mura domestiche.

Il Natale resta in Famiglia

Quest’anno per molti italiani il pranzo di Natale avrà una location diversa – niente ristorante solo “casa dolce casa” – ma la compagnia sarà la stessa. Ospite d’onore alla tavola più magica dell’anno resta, infatti, come sempre la famiglia (78%), anche se quasi 1 italiano su 5 trascorrerà il pranzo in coppia. Situazione, quest’ultima, che si verificherà soprattutto in Trentino-Alto Adige (36%), Sardegna (25%), Lombardia e Piemonte (21%).

Un’atmosfera più raccolta rispetto alle lunghe tavolate degli anni precedenti che però non perde lo spirito natalizio. Spazio infatti agli addobbi: se il 60% non rinuncia a qualche dettaglio, il 24% dichiara che la tavola sarà completamente allestita in pieno stile “Merry Christmas”.  

“Fai da te” tra spesa e fornelli

Con un budget che oscilla prevalentemente tra i 50 e i 100€ (44%), 9 italiani su 10 saranno ai fornelli per preparare i piatti tipici della tradizione – soprattutto al Centro Sud con Umbria (83%), Calabria (82%), Abruzzo e Campania (80%) ai primi posti.

In termini di spesa, indipendente dal periodo storico, il 93% degli intervistati afferma che andrà al supermercato perché la scelta degli alimenti è maggiore (50%) e vuole poter scegliere personalmente il prodotto soprattutto se fresco (43%). Non mancano però gli amanti della spesa online che vede tra i suoi principali sostenitori non solo la Generazione Y, ma anche i Baby Boomers a dimostrazione della straordinaria digitalizzazione in atto.

Food delivery: piacevole scoperta e nuova frontiera della solidarietà

In un anno di grandi cambiamenti che hanno stravolto anche le più comuni abitudini degli italiani, il classico pranzo di Natale “fatto in casa” sopravvive al crescente trend della consegna a domicilio. Solo il 4% del campione intervistato opta, infatti, per questa soluzione anche il 25 dicembre. Validità del servizio (50%), scoperto proprio durante il lockdown, e comodità (35%) sono le motivazioni che spingono ad ordinare dai Big del food delivery – Just Eat è in pole position con il 40% delle preferenze seguito da Deliveroo e Glovo (20%). I rispondenti che, invece, si affidano alla consegna a domicilio di un ristorante dichiarano la volontà di supportare una delle categorie più in difficoltà del momento (33%). Una manifestazione di solidarietà che racchiude la speranza di un futuro migliore.

Metodologia

I dati presentati sono stati ottenuti grazie a un sondaggio di opinioni tramite interviste online (CAWI), realizzato da Toluna con la piattaforma proprietaria Toluna Start. Il sondaggio è stato effettuato in data 12 dicembre su un panel di 1200 individui, rappresentativi della popolazione online italiana con almeno 18 anni. I rispondenti sono stati inoltre suddivisi per generazione come segue:

  • Generazione Z: 18-23 anni
  • Generazione Y: 24-38 anni
  • Generazione X: 39-54 anni
  • Baby Boomers: +55 anni

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