UN OSSIMORO IN LAMBRETTA Labirinti segreti di Giorgio Manganelli di Patrizia Carrano

OssimoroE’ un libretto piccolo piccolo, ci vuole un po’ a dividerne le pagine non rifilate ma pochissimo a leggerlo, non gli si può chiedere un contributo significativo per la comprensione di un autore contemporaneo quale Giorgio Manganelli.

Ho tuttavia trovato interessante questo racconto semplice, espresso comunque in forma raffinata, di alcuni spaccati di vita quotidiana a cavallo della fine del millennio. E la prospettiva non è solo quella delle semplici comparse, portinai camerieri o autisti che siano, ma ci sono anche i protagonisti della cultura italiana, lo scrittore, il regista, l’editor.

L’effetto è esattamente un ossimoro, uno scontro tra la genialità e la banalità, o forse piuttosto un incontro tra caratteri apparentemente lontani ma coesistenti nella complessità di ciascuno di noi.

Il titolo stesso è un ossimoro, una figura retorica può trovar posto in un libro di grammatica o in un vocabolario, difficile farlo montare sul sellino di una Lambretta. E mi piace immaginare il personaggio della Creatura, completamente immateriale e privo di caratteri distintivi nel libro, formare un ulteriore ossimoro con la persona reale dell’autrice. (Paolo S.)

Patrizia Carrano, prima scrittrice e poi sceneggiatrice tra le più apprezzate nella fiction televisiva italiana, negli anni ottanta e novanta ha pubblicato libri con grandissimo successo di pubblico come La Magnani (Rizzoli 1982); Baciami stupido (Rizzoli 1984); L’età crudele (Mondatori 1995); A lettere di fuoco (Mondadori 1999) e Illuminata (Mondadori 2000). Le sue opere sono tradotte in quattro lingue. Oggi vive e lavora a Roma.

pp. 96 • f.to 11,8×18,5
brossura con bandelle
€ 13,50

LA COLLANA – PICCOLA BIBLIOTECA DI LETTERATURA INUTILE
L’energia intellettuale che da sempre caratterizza la città di Svevo, Saba, Bazlen e Stuparich, per una nuova editoria di cultura, intel­ligente e attenta alle esigenze dei lettori più raffinati.
La Italosvevo rinasce con una nuova collana di volumetti intelligenti e anticonvenzionali per contenere quel­la letteratura, di grande tradizione italiana, che non appartiene alla narrativa e difficilmente trova spazio nelle case editrici. Volumi di piccolo formato molto cura­ti nella veste grafica, copertina in brossura su carta di pregio con lunghe bandelle, ri­legatura filo refe, tagli laterali intonso. Con questo nuovo progetto editoriale Italosvevo vuole catalizzare l’energia culturale che nasce dalla storica tradizione letteraria di Trieste e che tuttora ne fa una delle città più attive e ferventi, per esportarla in tutto il Paese. Il progetto della Italosvevo, rilevata Alberto Gaffi, la cui direzione editoriale è affidata a Giovanni Nucci, è di andare a cogliere questo fermento là dove storicamente è sempre, con una produzione letteraria particolarmente vivida, colta, intelligente e raffinata. Con un occhio di riguardo alla realtà triestina, pubblicando però indistintamente autori italiani e, se necessario, stranieri.
La collana «Piccola biblioteca di letteratura inutile» si muoverà negli spazi del reportage, delle divagazioni letterarie, divertissement, pamphlet, testi di letteratura filosofica o di saggistica dissacrante, brevi scritti morali. Nel segno della riflessione e della critica, dall’attenzione e dell’intelligenza, del sarcasmo e dell’ironia. La grafica curata da Maurizio Ceccato è moderna pur seguendo i dettami della grafica editoriale di più chiara tradizione.  I primi due volumi usciti sono stati Trittico di Hans Tuzzi e Piccolo dizionario delle malattie letterarie di Marco Rossari.

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